venerdì 20 giugno 2025

POSTFAZIONE AL LIBRO "DOCENTI INFORMATI", STRUMENTO PREZIOSO PER INSEGNANTI, ATA, GENITORI, STUDENTI E LETTORI CURIOSI


 

di Francesco Bellanti*

IL LIBRO DI MATTEO ORLANDO, DA LEGGERE! 

 

Giunti al termine di questo corposo e articolato volume, è inevitabile fermarsi a riflettere sul senso e sull’utilità di una tale opera nel panorama educativo contemporaneo.

"Docenti informati", curato con rigore e passione da Matteo Orlando, non è semplicemente un compendio di nozioni da memorizzare per affrontare un concorso o per adempiere ad obblighi di aggiornamento professionale. È piuttosto una mappa culturale, normativa e pedagogica del sistema educativo italiano, uno strumento critico e, al tempo stesso, operativo per orientarsi nel complesso mondo della scuola.

Il lettore che abbia seguito con attenzione l’itinerario proposto, dalle origini storiche dell’ordinamento scolastico italiano fino alle più recenti riforme legislative e innovazioni metodologiche, sarà rimasto colpito dalla profondità e dalla vastità dei temi trattati. Ma più ancora avrà percepito un filo rosso che unisce le diverse parti del testo: l’idea che educare significhi innanzitutto servire la persona umana, nella sua integralità, e che il docente, prima ancora che un trasmettitore di contenuti, sia un testimone, un artigiano di relazioni, un custode della libertà e della crescita dei suoi alunni.

La scuola che emerge da queste pagine non è un’istituzione asettica o burocratica, bensì un organismo vivo, animato da ideali, tensioni, sfide e contraddizioni. È il luogo in cui si forgiano le coscienze, in cui si formano i cittadini di domani, in cui si combatte, spesso in silenzio, la battaglia più importante: quella contro l’indifferenza, l’omologazione, la povertà culturale.

Questo libro è anche un richiamo all’identità professionale del docente.

In tempi in cui la scuola sembra talora smarrire la propria missione formativa, travolta da circolari, adempimenti, incombenze digitali e mode pedagogiche passeggere, "Docenti informati" ci ricorda che l’essenza del mestiere di insegnare risiede nella relazione educativa, nel pensiero critico, nella competenza culturale e nella responsabilità civica. L'insegnante non è (solo) un funzionario dello Stato, ma un interprete della realtà, un punto di riferimento etico e culturale, un intellettuale impegnato nel servizio del bene comune.

Il testo si distingue anche per l’attenzione riservata all’ampio spettro delle teorie psicopedagogiche: una vera e propria “galleria dei maestri”, da Comenio a Dewey, da Montessori a Vygotskij, da Bruner a Gardner.

Questo viaggio nel pensiero educativo globale è più di un esercizio erudito: è una riscoperta delle radici culturali e filosofiche dell’insegnamento, un invito ad aprirsi all’alterità e ad accogliere la complessità della persona e del sapere.

Ugualmente preziosa è l’analisi della normativa scolastica, che offre al lettore uno strumento aggiornato e accessibile per comprendere il diritto dell’istruzione nella sua evoluzione e nei suoi risvolti pratici. La chiarezza espositiva, la sistematicità dell’impianto e l’equilibrio tra rigore e semplicità rendono queste sezioni una risorsa di indubbio valore per chi opera quotidianamente nella scuola.

Ma forse ciò che più colpisce del volume è il suo respiro etico e culturale. Le riflessioni finali, le appendici, i contributi di pensiero critico, le testimonianze appassionate e le denunce di storture ideologiche o degenerazioni legislative, fanno emergere la volontà, implicita o esplicita, di contribuire a un’idea di scuola non ideologizzata, libera, pluralista, esigente e radicata nei valori della persona, della comunità e della verità.

In un tempo in cui l’identità stessa della scuola è messa in discussione – tra retoriche dell’innovazione forzata, tentazioni tecnocratiche e spinte destrutturanti – un’opera come questa rappresenta un atto di resistenza culturale e, insieme, una proposta costruttiva. Resistenza al relativismo

dilagante, alla frammentazione del sapere, alla riduzione della scuola a semplice luogo di “erogazione di competenze”; proposta di un’educazione integrale, umanistica, attenta alla verità dell’uomo e alla realtà delle cose.

"Docenti informati" non è, dunque, un libro da leggere soltanto per “passare un concorso”.

È un libro da abitare. Da meditare. Da portare con sé nella quotidianità dell’insegnamento. È un libro che educa educando. E che chiede a ciascuno di noi – genitori, formatori, docenti, dirigenti – di non rinunciare mai alla grandezza della missione educativa.

Perché, come ci ricorda una delle più profonde verità della pedagogia, «ogni volta che educhiamo un bambino, costruiamo un futuro».

E ogni volta che un docente è veramente informato, consapevole, appassionato, allora la scuola può ancora essere ciò che deve essere: un luogo di umanizzazione, di libertà e di speranza.

 

* Scrittore, poeta e saggista. Già docente nei licei, con esperienze educative in Germania, Trentino e Sicilia

Nessun commento:

Posta un commento